Kate, diminutivo di Caterina, era infelice ma credeva di essere felice.
Gli unici momenti in cui era consapevole di essere triste, erano quelli in cui non aveva niente da fare, in quei momenti veniva assalita e assediata da un senso di inadeguatezza, di anormalità, soprattutto di manchevolezza, le mancava qualcosa e non sapeva cosa, ciò le creava angoscia e struggimento; a ciò si aggiungeva la consapevolezza di una vita che era ordinaria, dimessa e soprattutto insensata, mentre lei avrebbe voluto altro, anche se non sapeva cosa e soprattutto avrebbe voluto dare un senso logico e razionale al perché si è gettati nel mondo, perché nella corsa fra i 40 o 120 milioni di spermatozoi, che si trovano a ogni eiaculazione, la sua cellula fosse arrivata per prima, visto che oltretutto Kate nella corsa era sempre stata una schiatta.
In questi momenti o si metteva a mangiare tutto quello che trovava in dispensa oppure si industriava a fare pulizie domestiche, oppure andava in bici o faceva una corsa, se non funzionavano questi metodi, come ultimo rimedio usciva per andare a Ravenna a una conferenza o a una presentazione di libri.
Insomma era triste e depressa ma conosceva un sacco di trucchetti per aggirare il baratro profondo, il pozzo senza fine del nulla e del vuoto, mentiva spudoratamente a sé stessa, riempiendo il deserto con mille cose da fare.
Maiale da Troia è effettivamente esistito: fu uno dei tredici eroi italici della Disfida di Barletta contro i francesi (1503) e pochi sanno che gran parte dei disfidanti italici partecipò anche alla Battaglia di Ravenna nel giorno di Pasqua 1512. L'amore favoloso e tragico del valoroso cavaliere pugliese con la bellissima contessina Diana da Ghibullo (stuprata e fatta morire la vigilia di Pasqua del 1512 da Gaston de Foix, che non tollerava, lui futuro re di Francia, di essere stato respinto da una fascinosa giovanetta e ancor meno tollerava l'amore di lei per un condottiero che aveva sconfitto i francesi nella Disfida e usava il flauto come arma di seduzione) rivive nell'immaginario inquieto di Caterina, detta Kate, la quale fa visita fin da piccola tutti i giorni alla Colonna dei Francesi, lì sull'argine del Ronco, vicino alla sua casa.